INFO SUL PERCORSO

Due percorsi, un’unica meta:
Al confine con Viterbo, Bomarzo e Soriano del Cimino si trova un pittoresco borgo medioevale di 5271 abitanti: Vitorchiano.
Con il suo caratteristico paesaggio e il suo valore storico, questo comune si rivela essere di particolare interesse per gli appassionati di archeologia, ma anche di escursionismo: è alle sue pendici che è possibile scovare il passaggio per entrare nel percorso conosciuto come Anello di Vitorchiano.
Per raggiungere il punto di interesse è possibile intraprendere il sentiero N° 125E del CAI (Club Alpino Italiano), che parte proprio dal centro storico del già nominato comune di Vitorchiano; per la precisione, da Piazza Roma.

Da questo punto, la lunghezza del percorso si sviluppa su circa 9 km di sentiero, per una durata complessiva di 6 ore.

Nonostante la fatica, chi sceglierà questo sentiero ne verrà sicuramente ripagato con la vista della Chiesetta di San Michele, le case ipogee, i moai di Vitorchiano, la riserva Naturale di Monte Casoli e altre suggestive costruzioni che si estendono lungo tutto il percorso ad anello, per terminare poi l’avventura dinanzi alle splendide cascate di Martelluzzo.

Questa però non è l’unica possibilità di scelta da parte di chi deciderà di avventurarsi tra la natura che compone l'anello, infatti esiste un'ulteriore opzione da poter considerare, diversa da quella suggerita (risulta importante evidenziare questa seconda strada, in quanto non se ne ha alcuna traccia sul web, né risulta essere pubblicizzata dal comune stesso).
Anche per questa seconda proposta il punto di partenza è Piazza Roma. Il segreto? Prendere il percorso in senso antiorario!

Approfittando di questo secondo tragitto sarà comunque possibile vedere le rovine del Castello, un'antica chiesa a singola navata, le necropoli e le case ipogee, per poi seguire il corso del torrente Vezza e arrivare finalmente all'attrazione principale: le cascate di Martelluzzo.

Il vantaggio di questa seconda proposta risiede proprio nel fatto che la durata risulta essere decisamente meno importante (circa 2 ore), senza però dover sacrificare la vista delle bellezze artistiche e naturali che nulla hanno da invidiare al sentiero più lungo.

FLORA E FAUNA

Il contatto con la Natura è sicuramente un tema che, al giorno d'oggi, viene sempre più trattato e preso in considerazione da tutti quelli che necessitano di scappare dalle scadenze quotidiane, per rifugiarsi nel benessere donato da paesaggi incontaminati e distanti dalla vita odierna che, oggigiorno, ci si trova a condurre.
Per questo l'Anello di Vitorchiano è il posto perfetto per perdersi tra gli alberi e godere di ciò che la natura è stata in grado di costruire.

Adatto ai più inesperti, i quali potranno godere di una cornice fatta da alberi di castagne, di noccioleti, querce e tante altre specie di arbusti, ma anche per i più esperti che potranno divertirsi a scoprire e riconoscere l'enorme quantità di biodiversità esistente all'interno del percorso.
Oltre ai maestosi alberi, si fanno notare delle curiose specie di funghi, come il Fungo Lanterna, il Coprino Chiomato e il Fungo dall'inchiostro a Gazza (si consiglia di maneggiare i funghi solo se realmente esperti, poiché potrebbero rappresentare un pericolo).
Ma non finisce qui! Infatti, all'interno del bosco si possono trovare anche piante come il mirto selvatico e il ciclamino selvatico.

Non tutto il territorio è caratterizzato dallo stesso microclima e questo comporta la formazione di zone più aride, nate dall'assenza di alberi, nelle quali si distinguono piantagioni come l'osiride e l'elicrisio, o il timo.

Al contrario, quando il terreno è particolarmente umido e ombroso, prendono vita piante sicuramente più caratteristiche di questo tipo di ambiente, come le felci, alberi come l'Ontano e numerose specie di funghi.
Le piante non sono le uniche inquiline dell'Anello, infatti se si è attenti si possono notare nella vegetazione anche donnole, ricci, istrici, cinghiali (non a caso, da settembre a gennaio c'è la stagione della caccia -proprio- al cinghiale, la quale si tiene settimanalmente nelle giornate di lunedì, mercoledì, sabato e domenica, pertanto si consiglia di non recarsi all'Anello di Vitorchiano in questi giorni) e ghiri.

La presenza degli animali è normale, certo, ma purtroppo non scontata, e coloro che si addentrano nelle loro case devono sempre ricordarsi di farlo nel più completo rispetto e amore per ciò che esiste al fuori dell'essere umano.
Insomma, di cose da imparare ce ne sono, e l'Anello di Vitorchiano può essere una piacevole avventura alla scoperta di cose sempre nuove!

Le regole?
OCCHI APERTI E MODALITÀ AEREO: ON.

FAQ SUL PERCORSO

Quanto dura il percorso?

Il percorso dura circa 5 ore e 49 minuti ed è lungo 9.79km. La durata può variare in base al proprio ritmo e al numero di soste.

Qual è il clima migliore per affrontare il percorso?

Le giornate asciutte sono l’ideale per affrontare il percorso dell’Anello di Vitorchiano. È meglio evitare giornate umide o successive a piogge, poiché i sentieri potrebbero essere scivolosi.

Quali sono i periodi da evitare?

È consigliabile evitare di avventurarsi nell’Anello di Vitorchiano nei periodi di pioggia e neve e nel periodo di caccia. Inoltre, le giornate di vento possono risultare fastidiose in altitudine.

Sono previsti dei costi per accedere al percorso?

No, l’accesso all’Anello di Vitorchiano è completamente gratuito.

Ci sono aree di sosta in cui poter mangiare lungo il percorso?

Sì, a circa 200 metri dal castello è possibile trovare un’area picnic/barbecue con tavoli in legno.

Il percorso è adatto ai bambini?

Non è particolarmente adatto ai bambini piccoli, poiché alcuni tratti si sviluppano vicino a dirupi e possono risultare pericolosi.

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