Esclusiva intervista a TusciaADVisors, uno dei gruppi di studenti universitari che presenteranno i propri progetti di valorizzazione territoriale a Santa Maria in Gradi.
Il 16 dicembre 2024, l'Università degli Studi della Tuscia di Viterbo ospiterà un evento speciale, organizzato dal professor Michele Zizza, che vedrà la partecipazione del Magnifico Rettore Stefano Ubertini (e delle autorità locali, tra cui la sindaca di Viterbo Chiara Frontini e il sindaco di Vitorchiano Ruggero Grassotti). L'incontro, promosso dalla cattedra di Culture Digitali e Social Media, offrirà l’opportunità di scoprire i progetti innovativi sviluppati dagli studenti del corso, impegnati nella promozione di alcuni dei luoghi più suggestivi della Tuscia.
L’obiettivo di questi progetti è chiaro: utilizzare i canali digitali per promuovere e valorizzare il patrimonio naturalistico, storico e culturale della regione. Gli studenti, divisi in tre gruppi, hanno scelto di concentrarsi su tre percorsi distinti, ognuno destinato a raccontare una meraviglia diversa della Tuscia.
Abbiamo avuto il piacere di intervistare alcuni membri di uno dei gruppi coinvolti, TusciaADVisors, che ha scelto di promuovere l’Anello di Vitorchiano, un percorso escursionistico che attraversa uno dei borghi più affascinanti della zona. “Il nostro obiettivo è far conoscere meglio l’Anello di Vitorchiano,” ci spiega Ginevra, la project manager del gruppo. “Vogliamo attrarre non solo gli amanti dell’outdoor, ma anche chi cerca un'esperienza autentica a contatto con la natura.”
Il percorso, pensato principalmente per gli sportivi, è comunque accessibile anche a chi non è un escursionista esperto, purché si affronti con la giusta cautela. “L’Anello è adatto soprattutto a chi ha un po’ di esperienza in escursionismo, ma non è particolarmente impegnativo, se non il breve sentiero per raggiungere la cascata. In generale però non presenta pendenze elevate, anche se ci sono tratti che si affacciano su dirupi. Non è pericoloso, ma bisogna stare attenti,” spiegano i ragazzi di TusciaADVisors.
"È adatto anche alle famiglie con bambini?” chiediamo. “Sì, ma solo se i genitori sono pronti a prestare attenzione su alcuni tratti più esposti.” rispondono con entusiasmo. “Il percorso è perfetto per gli sportivi, ma anche le famiglie potrebbero apprezzarlo, se affrontato con cautela. La bellezza del paesaggio e l’immersione nella natura sono un'esperienza che vale davvero la pena di vivere.”
Ci viene poi un dubbio: “Com’è stato per voi creare questo progetto da zero? Avete avuto difficoltà nell’organizzarvi?” La project manager ci risponde con un sorriso: “Affatto! Dopo aver scelto insieme il sito naturalistico da promuovere, abbiamo subito deciso i ruoli di ognuno. Ci siamo riuniti su Zoom più volte per pianificare il lavoro e la schedule, e abbiamo fatto il percorso dell’Anello di Vitorchiano due volte, sia per raccogliere contenuti per i social che per assicurarci di promuovere qualcosa che davvero ne valesse la pena. L’aspetto che ci sta più a cuore è che le persone si possano fidare di noi, nonostante TusciaADVisors sia nato come un semplice progetto universitario.”
Siamo rimasti colpiti dalla professionalità e dalla sincerità dei ragazzi, che alla fine dell’intervista ci hanno mostrato i canali social, gestiti da loro stessi, e il sito web dove sponsorizzano con cura il loro lavoro.
Per comprendere meglio cosa rende speciale l'Anello di Vitorchiano, abbiamo parlato, sotto consiglio di TusciaADvisors, con il Vice Presidente della Pro Loco di Vitorchiano, Michele DeSantis, che ci ha dato ulteriori dettagli sul percorso e sulla sua storia affascinante. “L'Anello è un percorso davvero speciale, che permette di scoprire il nostro borgo in modo unico,” ci racconta DeSantis. “La vista panoramica sui dintorni e il contatto diretto con la natura sono solo alcune delle ragioni che lo rendono così affascinante.”
Ma quando è stato creato il percorso che oggi possiamo percorrere? “Nel 2018, grazie alla Pro Loco, abbiamo ripreso un vecchio tracciato del CAI, il percorso 125, che collega il centro storico di Vitorchiano, da Piazza Roma, fino al Parco dei Mostri di Bomarzo.”
"Com'è strutturato il percorso? È difficile?" chiediamo. "No, non è difficile! Anche se qualcuno potrebbe faticare a scendere nel tratto verso la cascata e a risalire (ride)." Infatti, per raggiungere la cascata del Martelluzzo, si deve scendere lungo un percorso molto ripido, dove sono già posizionate diverse catene e strutture di supporto. Niente paura però: questo sentiero è solo uno snodo dal percorso principale, quindi chi non volesse rischiare può evitare di affrontarlo. Tuttavia, sarebbe un peccato perdersi tale scenario, sia per la bellezza del luogo che per i suggestivi resti dell'antica mola. "Il percorso è composto da due circuiti collegati da una stradina unica, e l'idea è quella di percorrerli in senso antiorario. Ci vogliono circa due ore per completarlo," conclude DeSantis con un sorriso.
“E cosa c’è da vedere lungo il tragitto?” domandiamo. “Tantissimo! Lungo il percorso si possono ammirare le sculture in peperino realizzate durante l’evento ‘Peperino in Fiore’, i resti delle mura etrusche, il castello medievale, abitazioni scavate nella roccia, una chiesetta longobarda e un panorama mozzafiato sulla valle del Tevere. E poi, la natura: querce secolari e magari qualche scoiattolo che si fa vedere lungo il sentiero.”
DeSantis sottolinea l'importanza delle sculture in peperino per Vitorchiano. "Sono il simbolo del nostro paese. Ogni anno, durante 'Peperino in Fiore', vengono create nuove opere, e negli ultimi anni queste sculture sono state realizzate da studenti dell'Accademia delle Belle Arti di Roma. È un evento nato per valorizzare questa pietra tipica intrinseca di Vitorchiano." Lungo il percorso, infatti, ci si imbatte spesso nelle rocce di peperino, una pietra vulcanica che proviene dai residui del Monte Cimino. Pensate che questa pietra viene esportata in tutto il mondo per la sua tipicità!
Parlando del castello medievale, DeSantis aggiunge: “Il castello, risalente alla fine del 1100, è ormai in rovina, ma conserva ancora la struttura principale e alcuni particolari, come i fori dove venivano infilate le travi per chiudere il portone. L’ultima famiglia che vi abitò fu quella degli Orsini.”
“Ci sono periodi in cui è meglio evitare il percorso?” chiediamo. “Sì, durante la stagione della caccia al cinghiale è meglio evitarlo. Inoltre, dopo forti piogge, alcune zone possono diventare impraticabili.”
Vitorchiano ha una storia affascinante, e DeSantis è visibilmente orgoglioso del suo borgo. “Il nostro paese non ha mai avuto un padrone. Dal 1267 al 1870, i vitorchianesi servivano come guardie del Campidoglio. È un paese che ha sempre mantenuto la sua autonomia.”
Una curiosità storica riguarda Cesare Borgia. Secondo la storia, nel 1501 chiese ospitalità al popolo di Vitorchiano, ma fu respinto. “Nonostante il rifiuto,” racconta DeSantis, “Cesare scrisse una pergamena in cui scusò direttamente il ‘diletto popolo’ per non averlo fatto entrare, un gesto davvero unico per lui, dato che solitamente si rivolgeva solo ai nobili!”
"Ci sono altre curiosità lungo il percorso?" "Sì," aggiunge, "ci sono resti di tombe antropomorfe e vasche antiche utilizzate per lavorare l’uva. Alcune abitazioni ipogee, che si affacciano direttamente sulle rupi da cui si poteva entrare solo attraverso delle scalette in legno e corde sui pendii, così che fossero più protette dagli animali. Queste case furono anche rifugi durante la Seconda Guerra Mondiale.”
“Prima di salutarci, per quale motivo consiglierebbe a chi ci sta leggendo di venire a provare questo percorso?” Gli chiediamo infine. “Penso che sia assolutamente da vedere per la vista panoramica dal punto più alto, che è incredibile: si spinge fino alla valle del Tevere e oltre, verso i confini con Soriano e Bomarzo."
Il progetto di TusciaADVisors è solo uno degli esempi di come gli studenti dell'Università degli Studi della Tuscia stiano usando la loro creatività digitale per promuovere la bellezza della loro terra. Grazie all’uso dei social media, la Tuscia sta guadagnando visibilità, attirando escursionisti e turisti da ogni parte del mondo.
L'evento del 16 dicembre si preannuncia come un’importante occasione di incontro tra il mondo accademico, le istituzioni locali e la comunità. L’obiettivo è mettere in luce il patrimonio della Tuscia e promuoverne la bellezza, sfruttando le potenzialità dei media digitali. E ora, non resta che mettersi in cammino: l'Anello di Vitorchiano è pronto a svelare tutte le sue meraviglie, e magari il prossimo progetto da scoprire potrebbe essere proprio il tuo!
Arianna Carducci
Donatella Mascolo